Girovagando per Londra

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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 25/1/2011, 21:29




Viola si guardò attorno sperduta. Come ci era finita lì? Tutto era iniziato quando aveva deciso di andare a comprare un regalo per la madre, vedendo che il suo compleanno si avvicinava sempre di più e lei non aveva niente da regalarle per esprimere il suo affetto per lei. Aveva girovagato per alcune vie di Londra, finché non vide in una vetrina un ciondolo che faceva al caso suo: un semplice pendente con un piccolo rubino a forma di cuore, il rosso era il colore preferito della madre. Aveva detto al cocchiere che l’aveva accompagnata di aspettarla... in una via o in una piazza? Proprio non se lo ricordava. Si strinse del cappotto guardando le persone che le passavano davanti, troppo timida per chiedere informazioni. Si era ripromessa di fare in fretta, cosicché sarebbe tornata subito a casa. Ora la paura l’assaliva, era sola. Si avvicinò ad una panchina e si ci mise seduta. Si. ora era proprio sola come allora...
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 30/1/2011, 21:15




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Guardò quella ragazzina snella stretta nel cappotto sotto il cielo buio: si chiede cosa facesse lì. Sembrava sperduta ed impaurita, ma non sapeva bene come avvicinarla: lui faceva paura a tutti, bardatoo com'era. Ma non poteva lasciarla lì, così decise di avvicinarsi: si sedette accanto a lei sulla panchina, fissando i suoi grandi occhi spaventati.
La guardò ancora, cercando di capire cosa cercasse di vedere con gli occhi sbarrati, facendoli scorrere su ogni persona che girava nei paraggi: pareva che non si fosse accorta di lui.
- Ti serva una mano?- chiese Riku con la bocca nascosta dalla sciarpa.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 30/1/2011, 21:18




Viola sobbalzò. Girò la testa per guardare il ragazzo, per capire se si fosse proprio rivolto a lei. Ed era così, poiché la fissava. Abbassò lo sguardo prima di rispondere - N-no, credo di... no - non aggiunse altro. All’inizio aveva cercato di ignorarlo, non si fidava di nessuno, ma era anche intimorita. Sapeva anche che la risposta che gli aveva dato era un enorme bugia. Certo voleva che qualcuno l’aiutasse, ma voleva anche che nessuno lo fece. Guardò il cielo, oramai era quasi buio. Rabbrividì. Forse doveva fidarsi?
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 31/1/2011, 21:09




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La guardò ancora, mentre i suoi occhi divennero completamente blu: una cosa che non capitava a tutte le persone comuni, ma solo a creature come lui. Anzi, solo a lui. Era solo sua questa peculiarità, e nessuno poteva copiarla. Guardo al ragazzina e con la mano guantata le prese una ciocca di capelli.
-Questi capelli... hanno un colore strano.-disse. Non aveva mai visto capelli come i suoi.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 1/2/2011, 16:35




Viola sobbalzò di nuovo. Non aveva il coraggio di ritrarsi, e arrossì vistosamente. Si girò per guardarlo, ma tornò a guardare i propri piedi - P-posso dire lo stesso dei tuoi... - In effetti erano strani anche i capelli del giovane, argentati. Si era accorta del cambiamento del colore degli occhi di lui, ma scosse la testa. Era impossibile forse era colpa della luce. Si faceva sempre più buio, e i lampioni si accesero pigramente uno dopo altro. Doveva tornare a casa, chissà se i suoi genitori si erano accorti della sua assenza o se il cocchiere la stesse cercando. Ci pensò solo allora, avrebbe fatto meglio a portarsi qualcuno con se, forse la cameriera? Si maledisse per non averci pensato prima. Cercò nuovamente di guardare il ragazzo, forse poteva darle una mano. Ci sperava, ma non aveva il coraggio di chiedere, era ancora spaventata...
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 1/2/2011, 23:33




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Fissò la ragazza. Aveva davvero dei capelli strani, ma perchè aveva risposto "posso dire lo stesso dei tuoi"? In fondo, i suoi erano i capelli più normali di quel mondo.. no, ora non più. Ora non si trovava in paradiso e si ricordò improvvisamente che nel mondo umano i capelli argentati erano considerati una cosa alquanto strana: erano normale, invece, il colore dei capelli di quella ragazza. Ora però erano più scuri, ma forse era a causa dell'oscurità che avanzava: la strada dinnazi a loro era deserta. Si sentì libero, come se un peso dal cuore se ne fosse andato. La luce non c'era più e lui era finalmente libero di agire. Le strade, durante le ore notturne, erano un specie di svendita di creature oscure per i cacciatori. Non poteva agire però: c'era ancora quella ragazzina.
-Ti conviene andartene, signorina.- disse ad un tratto, togliendosi il berretto scuro, con i capelli che brilllavano alla luce del lampione.La fissò un secondo, mentre gli occhi assumevano un color viola con riflessi blu. Sapeva che presto sarebbero comparsi e non poteva permettere che quella ragazzina venisse presa di mira. Faceva freddo e la luna era coperta dalle nuvole che oscuravano i suoi raggi.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 2/2/2011, 14:55




Viola si sentiva a disagio, quel ragazzo la fissava troppo. Oramai si era fatto buio, e la ragazza aveva più paura. Sobbalzò di nuovo, ma questa volta per la sorpresa. Cosa voleva dire con “Ti conviene andartene”? Lo guardò meglio. Sembrava diverso da prima forse era solo colpa della luce. Quando quest’ultimo si tolse il berretto, ebbe occasione per vedere meglio i sui capelli, e si, quelli si che erano strani. Stette qualche minuto zitta e immobile, prima di decidere di parlare - E dove dovrei andare? - chiese più a se stessa che a lui - I-io mi...- non terminò la farse che un colpo di vento la fece stringere di più i capotto. iniziava a fare freddo e non sapeva cosa fare, e dove andare...
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 6/2/2011, 22:44




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Fissò la ragazzina. Che razza di risposta era quella? ad un tratto sentì un brivido sul collo e la forte sensazione che sentiva ogni qualvolta percepisse uno di loro nei paraggi. Non poteva attendere oltre. Doveva mandarla via adesso, prima che l'inferno si scatenasse. Prima che loro arrivassero e la usassero come ostaggio, o peggio.... Distolse lo sguardo dal vicolo accanto a lui riponendolo nuovamente sulla giovane: tremava e si notava che era infreddolita e spaventata. Prese il suo cappello e glielo mise in testa, mentre si liberò della sciarpa donandogliela.
- Ora stammi bene a sentire.- disse con tono fermo e deciso- Stammi sempre vicina e cerca di starmi dietro. Quando arriveranno devi stare ben attenta e non urlare quando vedrai del sangue o della cenere. Devi essere più silenziosa di un gatto. Hai capito?-
La fissò nuovamente in attesa di una conferma da parte di quel viso pallido e spaventato. - Dove si trova la tua casa?- chiese, mentre estraeva la pistola dalla cintola. Il tintinnio famigliare della croce appesa all'arma lo fece rilassare.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 7/2/2011, 16:59




Viola lo guardò confusa e preoccupata. Arrossì quando le mise il suo berretto in testa e l’avvolse nella sua scarpa, aveva forse notato che aveva freddo? Il giovane si guardava intorno, ma oramai le strade erano deserte. Si avvicinò mentre lui le parlava. Cosa voleva dire con quelle parole? Trasalì, riflettendoci meglio, quelle parole avevano senso ma in modo strano, da far quasi paura. Annui disorientata. Si apprestò ha rispondere alla sua domanda, ma in modo confuso - I-in periferia, verso i caseggiati dei nobili...- guardò in basso - Mi sono appena trasferita e... non mi so orientare tanto bene - tornò a fissare il giovane, e trasali spaventata quando quest’ultimo estrasse una pistola. A che cosa gli poteva servire? Trasalì nuovamente, cercando di riscaldarsi le mani.
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 8/2/2011, 12:28




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-Questa è una cosa che non ti deve importare!- disse infuriato. Merda, ci mancava solo la mocciosetta... ma ora come poteva..? Aspetta, con calma. Lui non era così. Doveva stare calmo.
Prese a respirare velocemente, tentando di raggiungere la massima concentrazione: troppo tardi. I suoi occhi erano diventati neri ed i suoi sensi avevano preso il sopravvento: percepiva ogni minimo spostamento. Riusciva anche a contarli, a sentire il loro profumo, i loro passi e le loro zanne che si allungavano. Poi percepì una cosa nuova: una goccia fredda gli cadde sul naso. Merda. Anche la pioggia.
Guardò la ragazzina: era tutta stretta in quel cappotto, con le mani tremanti e fredde, strette e ogni tanto vicino alla bocca per scaldarle. Un attimo prima era sciutta, un attimo dopo era zuppa di pioggia: era giunta l'acqua dal cielo ed il vento gelato non aiutava di certo.
- Che imbranata...-farfugliò.-Ti accompagno, muoviti, svelta!- così dicendo le prese la mano e si mise a correre. Aveva puganli e proiettili. Poteva farcela, comodamente: sentì il tininnio dei coltelli attaccati agli stivali, ed il rumere delle gocce che battevano contro la sua pistola lucente. Percepiva l'acqua scendergli lunga la schiena, fredda. Continuava a correre, con la ragazzina che cercava di seguirlo, tenendo il suo passo.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 8/2/2011, 13:00




Aveva iniziato pure ha piovere e Viola aveva sempre più freddo. Rabbrividì alzandosi. Osservò il giovane, continuava a guardarsi in giro in modo circospetto. La pioggia l’aveva completamente bagnata. Arrossì quando le diede dell’imbranata. Quando le prese la mano e iniziò a correre Viola stava quasi per cadere a causa della rapidità dell’azione. Cercò di stargli dietro, cercando di non inciampare su i suoi piedi - D-dove stiamo andando? - chiese non riconoscendo il luogo dove erano. Il vento gelido e la corsa faceva si che la pioggia le cadesse in viso. Viola non riusciva a tenere gli occhi aperti. rabbrividì dal freddo. Non capiva perché stavano correndo, e non aveva certo il coraggio per chiederlo. Se pioveva potevano tranquillamente mettersi sotto ad una tettoia, invece...
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 9/2/2011, 23:26




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- Merda- farfugliò Riku. La ragazzina ce la metteva tutta per stare al passo, ma inciampava di continuo e non riusciva a mantenere una velocità costante. Poi la vide: una figura che sbucava da un vicolo, oscura come esso, si scaraventò verso di loro. Riku sltò con agilità, trascinando la ragazzina zuppa con se: per la potenza del salto raggiunsero il tetto e rischiarono anche di scivolare sulle tegole, se non fosse stato per l'equilibrio di Riku. Con una mano teneva la ragazzina, con l'altra reggeva la sua arma preferita: caricata con le sue piume, da essa partì un colpo diretta alla figura oscura, che tentava di raggiungerli. Vide gli occhi rossi della creatura fissarlo, mentre svaniva in un mucchietto di cenere.
Ma non aveva tempo per festeggiare: altri suoi simili li stavano raggiungendo. E le tegole erano troppo bagnate per correre velocemente.
- Ti sto riportando a casa.- disse Riku, rispondendo tardi alla domanda della ragazzina. Non la guardava: stava solo pensando ad una soluzione, mentre la pioggia fredda s'insinuova nelle sue ossa.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 10/2/2011, 19:06




Viola, spaventata, chiuse gli occhi durante il salto, cercando di un guardare già. Li riaprì soltanto quando sentì una superficie sotto i piedi, e si maledisse di averlo fatto. Ora era su un tetto correndo sulle tegole bagnate della pioggia. Infatti, bagnate, e ormai lo era anche lei da testa a piedi. Correndo inciampò varie folte e rischiò varie volte di cadere dal tetto. Rimase pietrificata dal terrore quando le si presentò davanti quello strano essere scuro con quei spaventosi occhi scarlatti. Cercò di non emettere nessun suono come gli aveva suggerito il ragazzo. E si sorprese ancora di più quando sparì in un mucchietto di cenere. Tremò sia dal freddo che dalla paura. Ignorò la risposta della sua precedente domanda, componendone un'altra un po’ titubante - C-cos’era? - chiese, stringendo la sua mano...
 
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Cheshirered
CAT_IMG Posted on 13/2/2011, 21:48




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-Un vampiro.- disse, schiccando la lingua. Le prese la mano, stringendola forte: con un balzo saltò giù dal tetto, atterrando con la sua naturale leggerezza. Anche se non aveva più le ali, aveva mantenuto un balzo ed un atterraggio piumato, in certe occasioni quasi felpato. - Anche se ne arriveranno altri... ti conviene correre, piccolina!- disse.
Le prese la mano e iniziò a correre più veloce che poteva, mentre la pioggia diventava talmente fitta da essere scambiata per nebbia allo stato puro. La pistola che impugnava sembrava un pezzo di ghiaccio: era anche bagnata, ma la presa rimaneva ben salda, come se la pistola stessa avesse deciso di rimanere attaccata anche contro la volontà degli elementi naturali. Guardò la ragazzina, ancora infreddolita e con un pallore di morte sul viso: tornò a fissare il vicolo che dava sulla strada accanto a loro. Altre figure si erano omesse tra loro e la zona più popolata della città: se fosse stato da solo, avrebbe avuto più chance. Ma c'era lei, con lui. E come angelo aveva il compito di.... angelo? No: lui non era un angelo. Lui, ora come ora, era solo un abominio. I suoi occhi assunsero una tonalità di nero ancora più scura, con dei riflessi blu: quesgli occhi, erano così oscuri da riflettere la pioggia stessa e le creature che dimoravano quei luoghi. In breve tempo, circa tre, quattro vampiri, furono addosso ad entrambi.
 
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SaChan™~
CAT_IMG Posted on 14/2/2011, 20:32




Viola rimase paralizzata. Come vampiro? Non aveva mai credo alla loro esistenza, e ci poteva credere proprio adesso? Ma quello che aveva visto finora era chiaro come il sole. Oh il sole! Se ci fosse stato in quel momento, caldo, a portare chiarezza... e si perse nei suoi pensieri, non sentendo che il giovane continuava a parlare. Tornò in se solo quando saltarono giù dal tetto, per la sorpresa quasi urlò, ma non lo fece. Iniziava a piovere violentemente, aveva persino la pioggia nella scarpe, oramai era difficile provare a riscaldarsi. Osservò il giovane seguendo il suo sguardo e si bloccò. Dal vicolo uscirono varie figure, spaventosi, e non sembravano avere delle buone intenzioni. Viola sbarrò gli quando li vide che si fiondavano contro di loro, cercò di ripararsi dietro di lui, chiuse violentemente gli occhi. Si aggrappò alla sua maglia, tremava di paura. Stava iniziando a crederci all’esistenza dei vampiri...
 
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