Cheshirered |
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| -Un vampiro.- disse, schiccando la lingua. Le prese la mano, stringendola forte: con un balzo saltò giù dal tetto, atterrando con la sua naturale leggerezza. Anche se non aveva più le ali, aveva mantenuto un balzo ed un atterraggio piumato, in certe occasioni quasi felpato. - Anche se ne arriveranno altri... ti conviene correre, piccolina!- disse. Le prese la mano e iniziò a correre più veloce che poteva, mentre la pioggia diventava talmente fitta da essere scambiata per nebbia allo stato puro. La pistola che impugnava sembrava un pezzo di ghiaccio: era anche bagnata, ma la presa rimaneva ben salda, come se la pistola stessa avesse deciso di rimanere attaccata anche contro la volontà degli elementi naturali. Guardò la ragazzina, ancora infreddolita e con un pallore di morte sul viso: tornò a fissare il vicolo che dava sulla strada accanto a loro. Altre figure si erano omesse tra loro e la zona più popolata della città: se fosse stato da solo, avrebbe avuto più chance. Ma c'era lei, con lui. E come angelo aveva il compito di.... angelo? No: lui non era un angelo. Lui, ora come ora, era solo un abominio. I suoi occhi assunsero una tonalità di nero ancora più scura, con dei riflessi blu: quesgli occhi, erano così oscuri da riflettere la pioggia stessa e le creature che dimoravano quei luoghi. In breve tempo, circa tre, quattro vampiri, furono addosso ad entrambi.
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