Il drago e la tragedia.

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CAT_IMG Posted on 23/4/2011, 20:38
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Soi-Fon: THE DRAGON~
Quella notte era stranamente tranquilla, niente attorno sembrava emettere alcun rumuore o movimento particolare, apparte i consueti suoni provocati dai topi nei vicoli o semplicemente da uomini sbronzi dal suangue contaminato. Per niente salutare e di suo gradimento aggiungerebbe per essere maggiormente critica. Tsk, uomini patetici che sprecavano la loro misera quanto breve vita a bere e ad avvelenarsi da soli. Avvolte si ritrovava a pensare che gli umani trovassero un gusto contorto nel farsi del male da soli, oppure era lei che aveva sbagliato ad avere un opinione simile di loro? Forse semplicemente non doveva fare di tutta l'erba un fascio umh? Umani, essere umani. Lei non ha la minima idea di cosa significhi essere umano. Lei, che naque vampira, che crebbe tra i membri del suo clan, che conosceva esseri umani solo nel breve attimo del pasto, opure quando costretta a socializzare con loro la notte. Sul suo viso comparve un leggero sorriso divertito. Conversare con un essere umano? Umh, il massimo della conversazione che poteva avere era un "Questo ti farà male" e poi infilava i suoi canini nel collo del povero sfortunato. Già era questo il massimo che aveva ottenuto con un umano. Avanzava avanti, senza una meta precisa nella quale andare, aveva solo una semplice voglia di andare fuori, di prendere aria e una pausa dai suoi doveri da capo clan. I capelli tenuti in quelle due specie di code, ondulavano avanti ed indietro per la sua schiena, mentre la gamba destra veniva scoperta ad ogni passo dalla spacca che arrivava fino a metà coscia del suo vestito in stile cinese, ma decisamente non molto tradizionale. troppo calda era per lei quella notte, il vestito bianco, come la neve che indossava era senza maniche, ed il colletto leggermente all'insù, coprendole il collo almeno fino alla carotide. le giunture dell'abito erano dorate, e al fianco, ficino alla spacca, c'erano le decorazioni di alcuni fiori, diversi tra loro, che si estendevano anche sul petto fino alle giunture del collo. Un semplice ed elegante abito tutto sommato, che le permetteva di muoversi come meglio credeva e di combattere se la questione lo necessitava. Che avesse però sbagliato il colore? Bianco. Qualcosa di immacolato e puro, che sarebbe potuto essere macchiato da un rosso scarlatto. Umh, forse avrebbe reso le decorazioni dorate sul suo abito ancora più belle no? In quel momento si ritrovò a voltare un angolo, sempre dritta quella strada non poteva essere no? e ritrovarsi davanti un posto nel quale, stranamente, ancora non era stata e pensare che credeva di aver già visto tutto il distretto di Londra. Avanzò fino a ritrovarsi al centro di una piccola piazza completamente vuota, accompagnata solo dalla febrile luce della luna che era coperta dalle nuvole griggie. Si fermò lì, proprio al centro di quella piazzetta ed alzò il volto al cielo, posando lo sguardo su alcune nuvole che lente, si muovevono tutte assieme, come se una trascinasse l'altra. Fu osservando quelle nuvole griggie che si perse nei suoi pensieri.
-Questa notte è....come quella di molto, molto tempo fa.

SPOILER (click to view)
Aaaaallora..scusa per il post, non so se riuscirai ad introdurti ma penso di si XD
Gomenneeeeeeeeee >.<
Ps: il titolo...forse fa schifo ma, hamlet mi fa pensare ad Hampeto di William..quindi ho fatto il titolo di conseguenza. Spero vada bene XD
 
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DebbyUzu
CAT_IMG Posted on 23/4/2011, 21:17




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Hamlet si ritrovò a sospirare quella sera quando uscì di casa. Siccome aveva perso tre quarti della sua pazienza nel pensare ad una possibile nuova opera da scrivere, sua sorella l'aveva buttato letteralmente fuori di casa ordinandogli di schiarirsi le idee visto che era particolarmente isterico. Cominciò a passeggiare, diretto al parco vicino a casa sua che tanto amava, con le mani eleganti e pallide infilate nei pantaloni, la giacca del completo scuro che indossava appoggiata sull'avambraccio. Si sentiva incredibilmente frustrato!
Così, cominciò a camminare osservando la luna: fonte di ispirazione per i soggetti più sensibili del genere umano sin dai tempi più antichi. Già, peccato che lui non fosse assolutamente un esponente del genere umano! Ma a chi importava, dopotutto? A lui? Dopo due secoli di vita, aveva perso la voglia di rimpiangere la sua vita umana, anche se si sentiva in colpa per essere diventato una creatura della notte, crudele e senza scrupoli.
Immerso nei suoi pensieri poetici, si dimenticò di svoltare nel parco e continuò a camminare sempre osservando quel cielo illuminato da milioni di stelle.
Forse poteva cominciare un'opera che parlasse della solitudine di un uomo nobile, che, nonostante possedesse tutto dalla vita, non era soddisfatto!
No, troppo banale e per niente affascinante.
Continuò a passeggiare così per un bel po' di tempo, fino a quando non ebbe una strana impressione.
Spostò lo sguardo dal cielo al luogo dove si trovava: era in una piazza, al centro della quale vi era una donna, intenta ad osservare il firmamento, il cui abito bianco e dal taglio straniero fece provare ad Hamlet un' immediata sensazione di diffidenza nei suoi confronti. Cero, anche il fatto che fosse piena notte e ci fosse una ragazza sola in un luogo per niente frequentato faceva riflettere. Alzò e inclinò il viso com'era solito fare quando diffidava di qualcuno, poi fece per attraversare la piazza e andarsene per i fatti suoi, quando lo colpirono le parole della donna:
-Questa notte è....come quella di molto, molto tempo fa -
Nonostante lo avesse bisbigliato, grazie alle sue capacità di vampiro aveva sentito quelle parole come se le avesse urlate. Si fermò un istante: come faceva quella ragazza di massimo venticinque anni a parlare di "molto, molto" tempo fa? Riprese a camminare facendo finta di niente. Probabilmente era esattamente un essere come lui: un vampiro.
In tal caso, meglio tenersi alla larga dai guai. Non aveva assolutamente voglia di tirarsi addosso delle grane!

SPOILER (click to view)
A me il titolo piace un sacco!!!! Si SI!! Perfetto! Anche perchè il nome di Hamlet è preso esattamente dall'opera del mio "caro" Willy xD XD (Non a caso il vampirozzo stravede per Shakespeare). Comunque, piuttosto non so se riuscirò a scivere sempre così tanto T^T A volte mi manca l'ispirazione!!

 
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CAT_IMG Posted on 23/4/2011, 22:49
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Soi-Fon: THE DRAGON~
Socchiuse gli occhi leggermente malinconica mentre la mente gli giocava brutti scherzi, facendole ricordare cose poco piacevoli del suo passato. Che diamine le stava succedendo? Quella non era la solita donna, fredda, che non si getta in nessun sentimentalismo, come era lei solitamente. Che fosse il cielo, che fosse l'atmosfera di Londra, che fosse..in quel momento avrebbe detto "il fatto di essere sola ed indisturbata" ma solo in quel momento si accorse della presenza di un altro individuo nella piazza. Non era affatto sola. I suoi occhi si riaprirono, formando sul suo volto un espressione seria, mentre abbassava il capo per osservare l'unico essere lì presente oltre a lei. Quando posò lo sguardò sulla figura di quell'uomo, rimase ferma ad osservarlo, non muovendo neanche un singolo muscolo, ne del corpo, ne del viso. L'espressione seria e irritata in un certo senso, era stampata perfettamente sul suo volto. lo esaminò attentamente, mentre questo dal canto suo, continuava a camminare, arrivandole di fianco e superandola. Lei lo segui con lo sguardo. Era un uomo molto bello, decisamente più alto di lei ma, beh doveva ammetterlo, anche un bambino forse era più alto di lei. Lo sguardo malinconico.
Non fu il fatto che fosse solo a notte fonda, nel bel mezzo del nulla a fargli pensare che si poteva trattare solo ed escusivamente di un vampiro, ma il suo odore. l'orore inconfutabile che ogni vampiro emanava e poi andiamo, lei era nata come tale! Non riconoscere un vampiro sarebbe stato un disonore alla sua persona! Una cosa che ovviamente, sia perchè non voleva, sia perchè non poteva, non doveva minimamente accadere. Strinse le mani fino a formare due pugni ben stretti e rilasciarli subito dopo che la presa diventò più forte, facendogli quasi male. Se era un vampiro, aveva dovuto sentire ciò che aveva detto e, non che potesse importare qualcosa a quell'uomo, ma a lei dava un immenso fastidio. Essere ascoltata in un momento di fragilità, e sopratutto da uno sconosciuto, era qualcosa che non digeriva. La faceva sentire in un certo senso vulnerabile. Come se un probabile nemico, avesse appena scoperto il tuo punto debole ed adesso ti ritrovi inesorabilmente con le spalle al muro. Non era decisamente una sensazione gradevole vero? Quella di sembrare il topo bloccato del gatto famelico che è pronto a sbranarti. Ma adesso stava decisamente divagando. tutto questo con l'incontro casuale di un vampiro cosa c'entrava? Forse la stanchezza non era del tutto passata infondo.
-La luna è coperta dalle nuvole. Il fatto che cosi oscuri maggiormente ogni luogo potrebbe essere una cosa alqaunto vantaggiosa per noi. Non trovi? le sue labbra si erano mosse automatichamente, tanto ormai aveva deciso di intrapendere una piccola conversazione per assicurarsi sul fatto se avesse ascoltato o meno. Con un sorriso a dir poco ironico, e portando una mano sul fianco sinistro, si voltò, non dando più le spalle al ragazzo che nel frattempo aveva continuato ad allontanarsi, ma al contrario osservando la sua figura. I capelli ondeggiarono una seconda volta quando questa si fu girata, loro come la spacca del vestito che si aprì momentaniamente di più, per poi tornare alla "normalità" quando questa si fu impiantata nel terreno, ferma e stabile come una statua.

SPOILER (click to view)
uuu sono felice che ti piaccia *-*
Aaah che colpo di sedere XDDDDD meno male va XD
vabbè mica devi per forza scrivere tanto, scrivi quello che ti serve per fare un post =D
alla fine è il contenuto non la lunghezza, che conta XD

 
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DebbyUzu
CAT_IMG Posted on 24/4/2011, 21:46




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Ecco, c'era dentro fino al collo! Si voltò verso di lei e la osservò inarcando un sopracciglio. Aveva ragione quando aveva ipotizzato che fosse una vampira. E non sembrava molto amichevole...
- Indubbiamente signorina... -
Sospirò e si infilò una mano nei capelli mossi, ravvivandoli un poco.
Doveva stare estremamente attento, quella che aveva di fronte sembrava esattamente un pezzo grosso della società vampiresca, meglio non farla irritare.Rimase immobile ad osservarla negli occhi. Meglio fare il primo passo e presentarsi? La sua diffidenza nei confronti della gente che non conosceva era troppa per permettergli di farlo. Non si fidava di nessuno, lui.
La osservò rapidamente dalla testa ai piedi: capelli neri tagliati in modo alquanto insolito, vestito dal taglio cinese candido come la neve (che controsenso indossare qualcosa di bianco avendo un anima macchiata di colore scarlatto) con uno spacco davvero vertiginoso sulla gamba. Ad un esponente qualsiasi del genere maschile sarebbe potuta sembrare davvero una donna splendida, capace di far capitolare chiunque: trasudava coraggio e fermezza. Ma a lui non faceva ne caldo, ne freddo. L'unica cosa che lo prendeva nella sua vita era la tragedia teatrale. Lui non aveva occhi che per quella. La sua attenzione venne attirata dalla decorazione dell'abito: fiori.
Lui amava la botanica e subito aveva riconosciuto degli iris, delle gerbere e dei rami di ciliegio abilmente intrecciati tra loro.
Non pronunciò una parola a riguardo.
Sapeva chiaramente che in quel modo non faceva che aizzarsi contro la simpatia della donna e di apparire presuntuoso.
Decise quindi di fare uno sforzo.
- Le piacciono i fiori? -
Con un cenno del capo indicò il decoro sull'abito.
Certo, non era affatto un ottimo modo per evitare uno scontro con un vampiro mettersi a parlare di fiori, ma non aveva la minima idea di che tipo di conversazione dovessero avere due "assassini". Dopotutto, lui e sua sorella non erano l'esatto esempio di vampiro che uccide quasi per divertimento.
Lui e sua sorella erano, per così dire, vampiri "clementi".

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Che risposta pessima -.-''' Scusa T.T


 
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CAT_IMG Posted on 25/4/2011, 18:46
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Signorina? Ha giusto, si trovava a Londra adesso non nei meandri della sua città natale. Lì tutti la conoscevano per il titolo che aveva ottenuto e non si permettevano minimamente di chiamarla signorina, non che ci fosse stato niente di male, anche se in effetti sebbene consapevole che veniva detto per gentileza, lei avrebbe potuto interpretare la cosa come se sembrasse una signorina, una ragazza giovane e l'altezza forse contribuiva anche a rendere quell'illusione più realistica. Insomma una poppante, visto che lei aveva 5mila anni e passa. Comunque il fatto che fosse scambiata per una ragazzina, nel succo del discorso, avrebbe potuto irritarla e questo avrbbe provocato uno sfondamento del palazzo nel quale abitava, ebbene si, aveva un pessimo carattere, se ne rendeva conto. ma del resto se non era cambiata dopo 5mila anni e passa, non sarebbe cambiata nei suoi restanti anni no? Lo vide voltarsi, ed oservarla. Si ritrovarono faccia a faccia, sebbene tra l'uno e l'altro ci fossero almeno tre metri di distanza, o su per giù. Silenzio. Lui non sembrava un tipo di molte parole e del resto lei non era di certo una vivace signorina, anzi, più la gente gli stava alal larga, più stava tranquilla con se stessa. Umh, chissà se era un vampiro di sangue puro oppure un umano trasformato. a giudicare dall'odore avrebbe azzardato alal seconda ipotesi, ma per esserne certa la cosa migliore che avrebbe dovuto fare era assaggiare il suo sangue, no, decisamente non gli andava di sporcarsi, ne la bocca ne tanto meno le mani o l'abito bianco. Non aveva fame in quel momento e sebbene amasse combattere, non poteva di certo istigare un combattimento con ogni vampiro che incontrava. Il fatto poi che quella era la prima volta che lo vedeva, stava a significare che non apparteneva alla sua linea di sangue, poichè tutti i vampiri della linea di sangue Dragon, avevano dovuto incontrare lei. Qunque adesso la domanda era: A quale linea di sangue apparteneva?. Ma ecco che i suoi pensieri furono bloccati dalla domanda, che lei trovo alquanto strana, del giovane. Se le piacevano i fiori? Un pò sorpresa abbassò il volto per osservare il suo vestito. Che credesse che avendo fiori sull'abito, ne fosse appassionata o che le piacessero? Rialzò nuovamente il volto, osservando quello di lui.
-Credi davvero che avendo sull'abito alcune decorazioni floreali, questi potessero piacermi? Accidenti... il capo si inclinò dal lato destro, facendo ondeggiare i ciuffi che le adornavano il viso da quello stesso lato, mentre chiudeva solenne gli occhi e le sue labbra si inarcavano in un sorriso divertito (?)
-...Certo che sei un vampiro strano. Devi essere stato sicuramente umano tempo fa. Riaprì lentamente gli occhi, scrutando nuovamente la figura del vampiro.
-Da quanto tempo sei stato trasformato? Hai ancora uno strato attacamento alle cose che solitamente piacciono agli umani. Il piede desto si mosse in avanti, facendo cosi il primo di una serie di passi, con le sue ballerine ai piedi, che dimezzarono la distanza tra lei e il vampiro, ma comunque rimanendo ad ovvie distanze. Se dovevano tenere una conversazione, cosa che stranamente aveva intenzione e sopratutto voglia di fare, preferiva che ciò che si dicevano sarebbe rimasto alla portata dell'orecchio l'uno dell'altro. Anche se in quella piazza sembravano essere gli unici, non si poteva mai sapere no? Infondo lei si era accorta della sua presenza leggermente in ritardo.

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Ma non è vero che è una risposta pessima, va bene ^O^
 
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DebbyUzu
CAT_IMG Posted on 27/4/2011, 14:15




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Appena la donna aprì bocca, ma anche solo dal suo sguardo Hamlet aveva già capito con che tipo di vampiro aveva a che fare, il ragazzo si maledisse. Ma che diavolo di idea malsana gli era venuta in mente? Doveva andarsene, non restare a fare quattro chiacchere!! Adesso come minimo rischiava di andare incontro ad uno scontro! Dannazione! E, siccome la signorina aveva ipotizzato fosse stato umano, il caro Sig. Warwick aveva capito appieno con chi stava parlando: con uno dei vampiri capostipiti della razza.
Si sbattè mentalmente la cinquina in faccia, dandosi dell'idiota. Doveva stare più attento!
- L'ho solo ipotizzato... -
Sussurrò riferendosi alla domanda sui fiori. Rimase in silenzio qualche secondo, riflettendo sul da farsi. Non si fidava di quella donna, o meglio aveva già capito che tipino scomodo dovesse essere. Meglio abbassare la cresta e cercare di nascondere la solita diffidenza che caratterizzava il suo carattere alquanto scorbutico.
- Si, in effetti sono stato umano. Circa 276 anni fa più o meno -
E ora?
- Ma penso che gli anni che sono trascorsi dalla mia trasformazione non siano realmente importanti. Tanto, morto sono morto! -
Eccolo!! Il suo carattere cinico e pungente non riusciva proprio a controllarlo, vero?
Perchè diavolo non stava zitto??
Ah, ma tanto che importava, tanto ormai il danno era fatto, se avessero dovuto scontrarsi, pace! Si sarebbe scontrato. Nel peggiore dei casi si sarebbe decomposto e se ne sarebbe andato via!

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Okay, lo so che si contraddice da solo, ma è la prima volta che muovo questo piggì che è totalmente opposto al mio carattere T.T Pietà!!


 
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CAT_IMG Posted on 29/4/2011, 19:36
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Un sopracciglio si alzò, dandole un espressione alquanto dubbiosa. L'aveva solo ipotizzato, mpf, beh diciamo che più che altro era stata una scusa per non cadere in un silenzio di tomba. Come attaccare bottone con una donna che ti parla, estranea, che ti prende alla sprovvista? Chiunque sarebbe un attimo cosi, rimasto confuso, tutti tranne una persona a cui piace parlare ma, il ragazzo dall'aspetto gli sembrava tutto il contrario. Comunque adesso tutto ciò non era importante. si era concentrata con maggiore attenzione più sul tono uato, che sulle parole in se. Il sussurro del giovane, gli sembrò quasi fosse una volata di vento leggero, una di quelle che dolcemente ti accarezza il volto d'estate. Ma decisamente non con lo stesso calore che quel vento era solito portare per via del sole cocente. Il suo sembrava un suono incerto, forse attento o scocciato, oppure incredibilmente sgradevole? Non riuscì bene a capire a dire come fosse, sta di fatto che quel sussurro, l'aveva stranamente incuriosita. Sarà per la sua indole nello scrutare un nuovo possibile "avversario" a portarla a certe cose? peccato che lei in quel momento non avesse alcuna voglia di combattere, era lì per un pò di quiete, non per uno scontro. Il capo inclinato si radrizzò, mentre il suo volto iniziava ad assumere un espressione alquanto soddisfatta, in un certo senso. Quello che aveva appena udito dal ragazzo lei lo chiamava sarcasmo unito a della pura e crudele realtà. Dalla sua bocca usci un piccolo sbuffo, prima che si decidesse a parlare.
-Anche se appartenente ad un altra vita, il passato di una persona appartiene sempre ad esso. Non importa se pensi che non sia importante o chissà cos'altro. Non puoi cancellare ciò che sei stato rendendolo "poco importante" altrimenti e come se non avessi mai fissuto, fino alla tua trasformazione. accidenti, e questa sua perla di saggezza da dove gli era uscita? Beh, Soi-Fon aveva un aspetto trucido ed un carattere alquanto pessimo, lo ammetteva, ma dopo 5mila e passa anni, se non avesse accumulato un tot di saggezza, se non avesse avuto questo pò, di coscenza e sapienza, dove sarebbe finita adesso? Molto probabilmente si sarebbe ritrovata a dover servire, iuttosto che ad essere servita. La schiava del suo padrone, no era un ruolo che non le si addiceva. Lei era The Dragon infondo! E proprio perchè lei era ciò che è, che doveva smetterla di perdersi in congetture e suoi pensieri vari, doveva darci un taglio. E nuovamente decise di avvicinarsi ancora un pò al vampiro, restandogli sempre di fronte, ma adesso allungando semplicemente il braccio poteva essere in grado di toccarlo. Una notevole vicinanza no? Lo guardava, purtroppo, dal basso della sua statura, poco male per questa volta non ci avrebbe fatto caso, infondo l'aveva ribadito anche prima, che non aveva nessunissima intenzione di combattere.
-Mmm..rinfrascami la memoria, un gentil'uomo non dovrebbe presentarsi di fronte ad una Madame? il suo corpo si era mosso in contemporanea alle sue parole. Il bacino si era spostato leggermente di lato, a destra per essere più precisi, il braccio sinistro andò a cincere il suo stesso ventre, mentre il braccio destro si protese verso la figura del vampiro, iniziando a "spolverare" in un certo senso, la veste dell'uomo all'altezza del cuore. Le buone maniere prima di tutto no?

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xDDD vabbè tranquillla non preoccuparti. Piano piano vedrai che riuscirai ad usarlo come desideri =D
 
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DebbyUzu
CAT_IMG Posted on 5/5/2011, 15:06




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Il giovane sospirò. A questo punto non poteva di certo voltarsi, riprendere a camminare ed andarsene solo perché non aveva assolutamente voglia di fare nuove conoscenze. Certo, volendo poteva farlo, ma...non avrebbe fatto un'ottima figura. Il fatto che la ragazza si fosse espressa con quella perla di saggezza sul passato poi, lo aveva decisamente nauseato. Lui avrebbe voluto tornare umano e vivere da umano, ma, siccome si era intrigato in quella vita orrenda per salvare la sorella, non poteva di certo tornare indietro.
- Hamlet. Hamlet Warwick -
Disse mentre osservava parecchio scettico la donna che gli spolverava la camicia. Non amava molto il contatto corporeo, specialmente se avveniva con una sconosciuta.
Soprattutto se avveniva con una sconosciuta.
Il vampiro rifletté parecchio su come continuare la conversazione. Analizzò velocemente le ipotesi mentre sulla piazza cadeva un silenzio inquietante.
1- Poteva dirle a che stirpe apparteneva e cominciare una lunga e alquanto noiosa conversazione sulle varie suddivisioni del popolo vampiresco come probabilmente facevano i vampiri vecchi milioni di anni;
2- Cominciare un discorso poco serio e alquanto inutile sviando la vampira da eventuali domande e critiche sul suo conto;
3- Poteva scusarsi di non essersi presentato prima, invitandola di presentarsi a sua volta.
Hamlet ovviamente, non indugiò troppo sulla sua scelta definitiva. Era troppo diffidente per sventolare al primo che passa che apparteneva ai morte d'amour e con con queste due parole confidare ciò che poteva e non poteva fare; assolutamente negato per fingersi espansivo e rilassato quando invece era il perfetto contrario.
- Mi scuso per averle recato offesa, Madame-
Avrebbe voluto specificare che poteva presentarsi prima lei invece di criticarlo, ma l'etichetta di nobile scrittore inglese glielo proibì.
Cercò invece di dimostrarsi il più galante possibile.
- Mi dica invece, con chi ho il piacere di conversare -
Non era esattamente a suo agio, fermo, a fissare quella vampira minuta che emanava potenza da tutti i pori. Come se non bastasse, sembrava gli dicesse: "Trattami con i guanti o ti stacco la testa"

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Scusa il ritardo T.T

 
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CAT_IMG Posted on 30/5/2011, 00:27
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Continuava a spolverare svogliatamente la veste del vampiro, ormai presocchè pulita, a no aspetta lo era anche prima in effetti. Il motivo per il quale aveva agito a quel modo avvicinandosi? neanche lei lo sapeva esattamente, del resto, normalmente sarebbe stata la prima a prendere le distanze. A lei non piace essere toccata e se qualcuno ci provasse, ne sarebbe convinta, come minimo gli avrebbe spezzato il braccio, ma in questo caso era lei che toccava lui, non il contrario no? Quindi la cosa ci poteva anche stare senza alcun problema infondo, infondo. Alzò lo sguardò cusiosa, che prima era rimasto fisso sul petto dell'uomo o più precisamente sulla sua mano in movimento, notando nella sua espressione fastidio e disgusto. Principalmente il motivo per il quale aveva alzato gli occhi sul viso del vampiro era stato il fatto che quest'ultimo avesse pronunciato il suo nome. Hamlet come il protagonista della tragedia di William Shakespeare? decisamente un bel nome, ma poco importante adesso, e per quale motivo direte, se solo un attimo fa glielo aveva chiesto? Semplice, l'aveva visto quel disgusto e fastidio nei suoi occhi. Fastidio e disgusto che, potevano essere stati provocati solo ed escusivamente da lei, dal suo gesto molto probabilmente. Sul suo volto comparve un espressione seria, eppure in un certo senso adirata, ma fredda. Quasi come se non volesse realmente mostrare il fatto che, all'idea di essere considerata un fastidio, questa cosa l'ebbe di conseguenza infastidita a sua volta. Ci riflettè un pò su mentre osservava il vampiro. Forse non era stato per il gesto in se di spolverargli la giacca, tanto quanto ciò che aveva detto forse? Lei non poteva dirlo per certo, senza una qualche prova di ciò che sosteneva, quindi per scoprirlo non gli bastava che chiederglielo no? ma nello stesso momento che lei aveva, stava per aprire bocca, il vampiro di tronte a lei parò. Scusarsi? Ah, queste maniere da gentil d'uomo rammollito non gli piacevano affatto. Non erano di certo i modi con i quali la sua gente si scusava con una donna, o anche con un uomo, il sesso non contava. Un unchino. Ci si scusava con un inchino solenne dalle sue parti, segno che sei davvero mortificato e che guindi quelle tue scuse sono sincere. I modi di Londra non gli piacevano affatto, ma forse doveva solo semplicemente abbituarsi. Tutto qui. Tolse successivamente la mano dalla giacca dell'uomo, quando questo gli chiese il suo nome. Si allontanò, riprendendo le distanze da lui. Il suo sguardo ancora trucido, anche se adesso era più che altro circospetto, come se nella mente gli frullasse qualcosa, qualcosa che volesse fare al vampiro. Ed in effetti, qualcosa nella mente gli frullava eccome. Si ritrovò cosi, a fare un giro intorno al vampiro, un giro completo, per fermarsi nuovamente di fronte a lui. Accidenti, forse ai suoi occhi sembrava anche stupida con quel suo comportamento vero? O beh, non doveva importatgli, altrimenti anche se lui non aveva fatto niente, avrebbe scatenato l'ira di dio. Oh, anche questo suo pensiero però, non lo trovate alquanto ironico?
-Accidenti.. spostò lo sguardo di lato, osservando la parete di una casa che si affacciava davanti a quella piazza nella quale adesso si trovavano. Il fatto che non avesse capito chi fosse, o che semplicemente facesse finta di capire la rendeva nervosa. Non c'è le piacesse essere riconosciuta da tutto e tutti, però, in effetti, non sapeva bene neanche lei perchè adesso si dovesse ritrovare a mettere quasi il..broncio? -Tu sei un tipo strano. Te l'ha mai detto qualcuno? No, molto probabilmente era la prima che glielo diceva, perchè infondo ad un umano era il perfetto uomo. No? -Hai detto di chiamarti Hamlet. Per caso tua madre si è ispirata a Hamlet di Shakespeare? Non lo guardava, o per lo meno non voleva guardarlo e non c'è nera bisogno infondo. Portò una mano sul fianco destro e lì la poggio, rimanendo immobile a quel modo. -Non dirmi anche che sei uno scrittore, sarebbe alqaunto ironica la cosa lo sai? Avrebbe potuto assumere un tono da sfottò, ma non lo fece, era alqaunto seria. Ed adesso che si era anche allontananta dal vampiro, era riuscita anche a calmare i suoi bollenti spiriti e la voglia di spaccare il uro che adesso stava fissando. Avrebbe dovuto fare qualcosa prima o poi per questo suo lato caratteriale.

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no no, scusa me per il ritardo T.T ma come sai sono stata impegnata T.T
 
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DebbyUzu
CAT_IMG Posted on 27/6/2011, 15:06




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Hamlet affinò i sensi appena la vide allontanarsi. C'era qualcosa che non andava: il modo in cui lo stava fissando era quello tipico di un vampiro intento ad attaccare. Cominciò a girargli intorno e lui rimase immobile, seguendola solo con lo sguardo. Lo stava studiando. Ascoltò le sue parole.
- D'ora in poi posso affermare che mi hanno definito tale, Lady -
Rispose riferendosi al fatto che la vampira l'aveva classificato come strano. Lui strano! Questa era bella! Lui si era presentato, scusato della sua scortesia e comportato come un perfetto Lord inglese, rendendo onore al suo Paese, mentre lei non si era nemmeno degnata di dirgli il suo nome. Proprio lei lo doveva criticare? La guardò con uno sguardo poco gentile quando nominò sua madre, il suo suo idolo e il mestiere tutti in una frase. Se solo avrebbe provato ad offenderli in qualche modo non glielo avrebbe perdonato.
- Potrebbe essere, anche se credo che la mia cara madre non fosse molto istruita sull'arte del teatro. E non le consiglio di sottovalutare il caso mia signora, perché scrivere non solo è il mio lavoro, ma è anche la mia più amata passione. -
Rimase immobile.
Sentiva l'aria che si faceva sempre più tesa.
Il disagio continuava a crescere in lui.
Continuava a tenere tutti i sensi in allerta: nel caso avesse tentato di attaccarlo, si sarebbe decomposto e sarebbe fuggito.
Quella piccola donna dava l'impressione di essere molto più anziana di lui e molto più ferrata nel combattimento.
Avrebbe rischiato di morire e lui questo non poteva permetterselo. Doveva restare vivo per non abbandonare Ophelia.
Ebbe un lampo di genio.
Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima!
Si schiarì la voce.
Anche se non era proprio felice di invitare una vampira a casa sua senza nemmeno conoscere il suo nome, era costretto se voleva cercare di accattivarsi la sua simpatia. Era come una lama a doppio taglio però: se l'essere che aveva di fronte non aveva buone intenzioni, avrebbe rischiato di mettere in pericolo anche sua sorella.
Sospirò, poi fece un inchino profondo.
- Signorina, sarei lieto di invitarla nella mia umile dimora per dissipare qualunque incomprensione che mi pare di avvertire tra noi. La prego quindi di darmi una seconda opportunità per non far cadere a pezzi un rapporto basato sulla pace e non sulla violenza. -
A casa probabilmente ci sarebbe stata Ophelia che avrebbe saputo tener sotto controllo la situazione con il suo carattere gentile e paziente. Soprattutto, Hamlet confidava nel fatto che avrebbe tenuto sotto controllo il suo cinismo e la sua indole dubbiosa.
- Tuttavia, le chiedo cortesemente di dirmi il suo nome, in modo che possa sapere con chi stò parlando.-


Scusa il ritardo!!! Comunque, vorrei muovere anche Ophelia, la sorella di Hamlet se per te non è un problema!! Non l'ho ancora usata e mi dispiace tenerla a far le ragnatele (povera stellina!) xD

 
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