E' questa la storia!

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CAT_IMG Posted on 4/1/2011, 14:06




☀ background gdr!;

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24 Dicembre. Anno 1885. Londra, quartieri residenziali in periferia.
La città, nel pieno dei suoi anni bui dell'età vittoriana, è scossa dalla tremenda notizia di un genocidio familiare.

Tutti i membri della casata Phantomhive, illustri dirigenti di un'ampia industria di giocattoli e dolciumi, hanno perso la vita nella propria casa, rasa al suolo per colpa di un incendio appiccato con fini ancora oscuri alla Scotland Yard.

Tutto può essere riportato ad un saccheggio, a dei ladri che si hanno lasciato prendere un po' troppo la mano...Eppure sembra esserci altro nel profondo.

I corpi di Lord Vincent Phantomhive e Lady Rachel Durless Phantomhive vengono ritrovati, in parte carbonizzati, il primo nello studio della casa mentre la seconda nel salotto avvolto nelle fiamme.

Non hanno neppure avuto il tempo di scappare che il fuoco aveva già divorato il loro corpo facendolo divenire polvere, macerie come quelle della casa.

Manca però una qualsiasi traccia sul bambino, Ciel, primo e unico genito di Lord e Lady Phantomhive.

Nessun corpo, nessuna pista, nessun colpevole, tanto che il caso dopo una settimana di attesa viene ormai archiviato, avvolto nella bibblioteca della polizia statale di Londra, mentre la Famiglia Middleford e la Famiglia Barnett continuano le ricerche sul piccolo Ciel Phantomhive, unico erede di tutto il capitale rimasto alla Famiglia.




24 Gennaio. Anno 1886. Londra, maniero estivo dei Phantomhive.
Dopo 1 mese di ricerche da parte delle due Famiglie imparentate con la casata Phantomhive, il 24 gennaio, 1 mese esatto dopo la sua scomparsa, riappare come dal nulla il piccolo ereditiero di 10 anni, Ciel Phantomhive, al fianco di uno strano sconosciuto dai lineamenti chiaramente occidentali, pelle chiara e occhi scuri, che dice di chiamarsi Sebastian Michaelis.

Rispettivamente, le due Famiglie sono stranite vedendo ritornare il bambino affiancato ad uno sconosciuto che ribade più volte di essere il solo ed unico fedele servo del giovane Ciel.
Dal canto suo, Ciel, sembra essere cambiato sia esteriormente che interiormente.

Sembra aver perso la sua serenità ed infantilità del mese precedente, la sua spensieratezza si è trasformata in un'inutile fardello di serietà sfigurante sulle labbra di una creatura di così pochi anni di vita; le risa sono divenute silenzio, così come lo è divenuta la sua voce: dura, aspra e dal tono malizioso, alle volte.

Crudele e senza auspicio il suo dire mentre si autodichiara unico erede della sua casata, prendendo a pieno il titolo del padre, Conte, e assicurando, così, fedeltà e lealtà all'emblema reale della Regina Vittoria del Regno Unito e Imperatrice d'India.

Così il suo aspetto caratteriale muta radicalmendo, lasciando però che sia solo il suo aspetto fisico a rimanere quello fragile e magro di sempre.

Pallido, esile, incline alla malattia è il suo corpo, nulla sembra cambiato in esso, se non un solo particolare, celato, nascosto dietro ad una benda.

Quando il bambino viene ritrovato porta una benda bianca a coprirgli metà parte destra del capo, assicurandosi che l'occhio destro non venisse mostrato neppure in parte, perchè è in esso che si cela il segreto della sua riapparsa improvvisa, in esso si cela la servitù incondizionata del maggiordomo Sebastian Michaelis ed è sempre in esso che si cela la soluzione all'enigma legato alla sua sparizione.

Ciel è cambiato perchè Sebastian gli ha donato una nuova vita, diversa da quella precedente contornata solo di sorrisi e sguardi benevoli, gli stessi sguardi benevoli che lo hanno portato alla morte e alla rinascita, incarnando ciò che il maggiordomo vede come padrone di libertà, come re nero di quella scacchiera di cui Ciel è costretto ad occupare un posto, avanzando senza sosta verso un futuro lontano e cruento, che porterà alla caduta o al suo rialzamento, per poter proseguire ancora, al fianco di Sebastian, o smettere di giocare fino ad autoproclamarsi perdente della partita.




Anno 1888. Londra, maniero estivo e ora divenuto prima residenza Phantomhive.
Fallendo o vincendo, la sua sorte non è altro che una moneta a due facce basata su di un contratto con il suo diavolo, Sebastian, e contrassegnata dalla soluzione a tutte quelle domande arcane poste in quel'oscuro 24 Dicembre di 3..4 anni fa.

Un contratto di nuova vita, un contratto di rinascita e nuova fioritura, un contratto di cui Ciel è il padrone indiscusso, divenendo in questo modo lo stesso sacrificio di esso.

Per vivere ancora, avendo una nuova possibilità nel mondo crudele che gli ha divorato l'esistenza, per avere un nuova appiglio a cui aggrapparsi, Sebastian è diventato il suo scoglio, la sua corda, per non cadere nuovamente nella morte che gli ha portato via l'infantilità di bambino non ancora maturo.

Ma la città è in tumulto, Londra è sempre più scossa dalla paura che si dilaga fra la gente, fra le case, nelle piazze e sulle rive del fiume Tamigi; cose strane stanno accadendo fra le persone che la popolano, ignare del fatto che il male le sta avvolgendo piano piano il respiro, oscurando loro la retta via.

Il gioco sta finendo, rimane solo una pedina sulla scacchiera che continua ad avanzare verso la parte opposta, gettando a terra torri e cavalli e mangiando la Regina stessa; vi è il momento di scegliere cosa sia giusto e cosa, invece, sia quello sbagliato, cercando di rimane eretto sulle gambe, continuando a camminare e correre prima che l'ultimo sospiro si faccia avanti a divorare gli ultimi petali di questa rosa nera dall'anima corrotta.

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